Laura Pepe


Biografia
Insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano. Oltre a libri e saggi accademici su diritto penale e diritto di famiglia nell’antichità, ha scritto diversi manuali di storia antica e grammatica latina per la scuola secondaria superiore. Ha pubblicato Atene a processo. Il diritto ateniese attraverso le orazioni giudiziarie (Zanichelli 2019), I tendini di Zeus. Corpo, anima e immortalità nel mito greco (Solferino 2023), Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni (Rizzoli 2023) e ha curato per il “Corriere della Sera” la collana in 35 volumi “Vita degli antichi” (2020). Collabora come divulgatore scientifico con il canale televisivo Focus. Per Laterza è autrice di Gli eroi bevono vino. Il mondo antico in un bicchiere (2018), La voce delle Sirene. I Greci e l’arte della persuasione (2020) e Storie meravigliose di giovani greci (2022).
Pubblicazioni
Sparta
Che cosa sappiamo di Sparta? Città guerriera, popolata di eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. Società dove il singolo non conta di fronte al forte apparato statale. Sparta è la polis severa che senza pietà elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo.
Leggi tutto
Soprattutto, Sparta è l’antitesi di Atene: se questa è la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della libertà, Sparta è la roccaforte dell’oligarchia, la città senza cultura, austera ed essenziale – ‘spartana’ appunto.
Ma è davvero così? È possibile andare oltre lo stereotipo per capire che cosa fu davvero Sparta? Questo libro prova a farlo, nel tentativo di restituire un’immagine più veritiera. Scopriremo che Sparta non era brutale con i suoi figli, e che la vulgata sulla soppressione dei bambini è probabilmente una fake news; che l’educazione spartana non era poi così diversa dall’educazione impartita ai ragazzi nelle altre città di Grecia; che vivere a Sparta non significava votarsi solo alla guerra e all’addestramento militare, anzi: Sparta era la città dei motti di spirito, della musica, delle feste, dei bagni nel fiume Eurota; che le donne avevano più libertà, più cultura e più diritti rispetto alle altre donne greche; e, ancora, che Sparta era fatta non di guerrieri senza nome e senza volto, ma di persone in carne e ossa, animate da un amore profondo per la loro città: il legislatore Licurgo, artefice delle leggi che la resero grande; il re Leonida, che morì eroicamente con i suoi trecento uomini alle Termopili; sua moglie Gorgo, donna di straordinario acume; Cinisca, prima donna a dominare in un campo maschile, la prima a vincere le Olimpiadi.
«Immaginiamo per assurdo che uno straniero, in viaggio senza meta, capiti ad Atene inconsapevole di essere giunto ad Atene. Gli basterà molto poco per capire di trovarsi in un luogo dal passato glorioso, nella città più illustre della Grecia antica. I segni di quel passato prorompono ovunque, facendo capolino da ogni dove e parandosi con prepotenza anche davanti agli occhi più distratti: sono nei templi che svettano sull’Acropoli, nel Partenone malconcio ma ancora imponente, nel teatro di Dioniso, nell’agorà con i suoi monumenti e le sue rovine, persino nei nomi delle vie, intitolate a divinità pagane e a individui illustri di un tempo remoto. Immaginiamo ora che lo stesso straniero da Atene si metta in viaggio verso sud, che superi l’istmo di Corinto e si addentri nel Peloponneso. Dopo essersi imbattuto in cartelli stradali che riportano nomi vagamente familiari – Nemea, Micene, Argo –, si troverà circondato da un paesaggio di imprevista maestosità: a ovest la catena montuosa del Taigeto; a est quella del Parnone; nel mezzo il fiume Eurota, che scorre in una valle dolcemente affollata di olivi. Immaginiamo ancora che, stordito da questa inaspettata bellezza, il nostro straniero si fermi a Sparta senza sapere di trovarsi a Sparta: farebbe immensa fatica a rendersi conto di aver messo piede nel luogo dove sorse la città che di Atene fu rivale e che fu la più grande e rinomata potenza militare della Grecia antica. Tucidide, lo storico che raccontò della guerra combattuta da Atene e Sparta nella seconda metà del V secolo a.C., lo aveva previsto con grande lucidità: “Se la città degli spartani fosse devastata e di essa non rimanesse altro che i templi e le fondamenta degli edifici, penso che i posteri stenterebbero a credere che la sua potenza fosse commisurata alla sua fama”.»

Eventi a cui parteciperà

Saggistica
5 aprile 2025 ore 11:00
Castello di legnano – SALA PREVIATI
Sparta
Laura Pepe
Che cosa sappiamo di Sparta? Città guerriera, popolata di eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. Società dove il singolo non conta di fronte al forte apparato statale. Sparta è la polis severa che senza pietà elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo. Soprattutto, Sparta è l’antitesi di Atene: se questa è la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della libertà, Sparta è la roccaforte dell’oligarchia, la città senza cultura, austera ed essenziale – ‘spartana’ appunto.