Leonesse

Saggistica

5 aprile 2025 ORE 15:00
Castello di legnano – SALA DELLE CAPRIATE

Leonesse

David Salomoni

Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane in armi a difesa della propria città.

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Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre, oggi sconosciute, all’epoca sono state capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi, la Giovanna d’Arco italiana. Ci sono donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni di semplici donne che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1559.

Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra. Una tradizione presente soprattutto nelle dinastie padane orbitanti intorno al ducato di Milano. Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria ed esemplare. Addirittura sono diventate dei miti, utili in alcuni periodi, come il Risorgimento, per costruire nuove identità cittadine o nazionali. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.


L’autore

Docente presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell’Università di Lisbona nell’ambito del progetto ERC Rutter.

Moderatore

Alessio Francesco Palmieri-Marinoni (Ph.D) storico del costume, della moda e del costume teatrale per la Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze.

Uno speciale ringraziamento a